giovedì 11 aprile 2019

LA SESSUALITA DEI CELTI













Non ci sono documenti che danno indicazioni precise riguardo a come le popolazioni Celtiche intendessero la sessualità. Sappiamo che tutto lo scibile era tramandato oralmente dalle caste sacerdotali: i Druidi. Tuttavia i reperti archeologici trovati, hanno potuto dare già molte indicazioni che in mani esperte sono state interpretate e svelate.
Sappiamo che erano molto devoti alla Terra, ai suoi frutti, allo scorrere delle stagioni. Vale a dire a tutto ciò che la natura offriva. Cercavano l’armonia con sé stessi ed il cosmo.
Anche la sessualità era riconosciuta come un aspetto naturale, poiché dà la vita a tutto ciò che ci circonda. Non erano ancora influenzati da religioni diverse se non quella tramandata dai Druidi stessi, perciò non avevano ancora assunto quei tabù che nei secoli hanno nascosto e seppellito il significato della sessualità sacra.
Sapevano però dell’esistenza di un’energia particolare che avvolge i nostri corpi e che attraverso di essa si è in contatto con la ambiente e gli altri esseri viventi.
Sapevano che quell’energia, pur non visibile, è il motore della materia e dello spirito ed inoltre che l’unione amorosa di due corpi produce , nell’amplesso, una grande onda, che si propaga nella stessa misura in cui un sassolino gettato nell’acqua produce delle onde circolari.

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