domenica 28 giugno 2020

PROBABILE AVVISTAMENTO DEL DAHU' A VEGLIO NEL PARCO AVVENTURA

DAHU'
                 Cos’è il Dahu?
È un mammifero quadrupede caratterizzato dall’avere le gambe asimmetriche, quelle di destra più lunghe di quelle sinistra (o viceversa), per meglio muoversi sui ripidi pendii montani. Nel primo caso, si parla di Dahu levogiro, mentre nel secondo caso di dahu destrogiro, in quanto, a causa di questa sua caratteristica fisica è costretto a girare sempre attorno alla montagna nello stesso verso.

                 https://www.youtube.com/watch?time_continue=35&v=vpuqDXVeS4g&feature=emb_logo     


se vuoi saperne di + ....vai ......   https://veglio.parcoavventura.it/il-dahu-a-veglio/



PARCHI AVVENTURA e PARCO GIOCHI



Sono 2 i parchi Avventura nel Biellese e poi degno di nota un Simpatico Parco giochi .

Uno ad Oropa ed uno a Veglio ...mentre il Parco giochi a Cerreto Castello .




PARCO AVVENTURA VEGLIO - BIELLA 

https://veglio.parcoavventura.it/cose-un-parco-avventura/



PARCO AVVENTURA di Veglio - Biella



Non distante anche il Bungee Jumping sempre a Veglio - Biella


PARCO AVVENTURA di OROPA 



https://www.funivieoropa.it/parco-avventura-oropa/



PARCO GIOCHI CERRETO CASTELLO

http://www.bibidi-bobidi-bu.it/




mercoledì 24 giugno 2020

LE RANE NELLA DIETA DEI BIELLESI



Le Rane .......un piatto apprezzato anche nella provincia di Biella ...........ma non in tutte le zone d'Italia ........diciamo che le Popolazioni che amano Mangiare le Rane sono quelle in cui si coltivava e si coltiva il riso .......quindi Piemonte , Lombardia e Veneto ........ma non in tutte le provincie . Anzi si stupiscono nel sentirti dire che mangi le rane .


RANA VERDE

FRITTURA DI RANE

RANE IN GUAZZETTO

VENDITORE DI RANE

PESCATRICE DI RANE
https://www.agrodolce.it/2016/01/26/le-rane-nella-gastronomia-italiana/

lunedì 22 giugno 2020

I CASTELLI NEL BIELLESE

CASTELLO DI MASSAZZA

CASTELLO DI MASSAZZA



Rocca dei Cavallari 
Italia Piemonte
Castelli
LocalitàMassazza (BI)
InternetVisita il sito del castello
Visitabiledurante eventi organizzati
ProvinciaBiella
La Rocca dei Cavallari risale all'epoca pre-medievale, e venne fatta costruire su volere degli Avogadro per difendere la zona dagli attacchi dei nemici. Ciò che caratterizza la rocca è soprattutto la torre in granito alta 30 metri. Accanto alla rocca vi è una chiesa trecentesca, oggi di proprietà dei Cavallari che ne hanno restaurato gli interni ricchi di affreschi del '400. La rocca dei Cavallari è oggi ben conservata ed ospita spesso eventi e manifestazioni culturali importanti, sfuttando sia le belle sale interne che gli spazi esterni, quali la bella arena-teatro.

CASTELLO DI MASSAZZA





Rocca Lamarmora 
Italia Piemonte
Castelli
LocalitàMasserano (BI)
Visitabile: E' visitabile l'interno del palazzo dei Principi , mentre la Rocca dall'esterno
ProvinciaBiella
La rocca Lamarmora è stata costruita nella prima metà del XVII su volere dei principi Ferrero Fieschi. Tale rocca costituiva la parte posteriore della residenza vera e propria e purtroppo, a causa di molte battaglie, oggi ci restano pochi ruderi. In questi secoli si è invece mantenuto in buone condizioni il corpo residenziale, anche grazie a restauri recenti. Tale residenza, che oggi ospita il Municipio di Masserano, conserva interni ricchi di decorazioni ed affreschi importanti, come quelli del Varallo nella sala del trono.

MASSERANO


MASSERANO

MASSERANO
alazzo dei Principi Ferrero Fieschi. Il palazzo fu costruito dai Ferrero-Fieschi, principi di Masserano, tra il 1597 e il 1634. Le sale sono ricche di decorazioni in marmo, stucchi e affreschi con soffitti a cassettoni di legno dipinto. Una di queste ospita l'altare di legno dorato, o Ancona del Tiberino, proveniente dalla chiesa di San Teonesto, prezioso lavoro di scultura del 1654. Il palazzo è ora sede comunale. www.ecomuseodelbiellese.it

Masserano fu all'inizio del XII secolo sotto la giurisdizione del Vescovo di Vercelli, nel 1243 fu ceduta dal legato pontificio al Comune di Vercelli. Nel 1394 il Vescovo di Vercelli, Lodovico Fieschi, ottenne che Masserano venisse infeudata a suo fratello Antonio da papa Bonifacio IX. I Fieschi tennero il feudo pontificio per quasi quattro secoli; nel 1517 la famiglia assunse il cognome di Ferrero-Fieschi a seguito dell'adozione di Filiberto Ferrero, che unì ai possedimenti dei Fieschi quelli della sua famiglia. Il feudo fu elevato a contea nel 1506 da papa Giulio II, a marchesato nel 1547 da papa Paolo III e a principato nel 1598 da papa Clemente VIII (la denominazione completa era Principato di Messerano e Marchesato di Crevacuore). Esasperata dai soprusi dei Ferrero-Fieschi, il 2 luglio 1624 la popolazione insorse contro il principe Francesco Filiberto, assalì il castello, lo saccheggiò e lo distrusse completamente.
La natura di feudo pontificio, direttamente dipendente dalla Santa Sede, faceva del Principato di Messerano un'entità statale di fatto indipendente. Il 12 luglio 1741 Carlo Emanuele III di Savoia riuscì a farsi nominare, da papa Benedetto XIV, vicario pontificio per il principato, nel 1753 ottenne dal papa la cessione del feudo e il 20 marzo 1767 la rinuncia di ogni diritto sovrano da parte dall'ultimo principe, Vittorio Filippo, che si trasferì in Spagna. Grazie al privilegio di battere moneta, concesso nel 1158 dall'imperatore Federico Barbarossa alla famiglia Fieschi, Masserano è stata sede di una zecca attiva dall'inizio del XVI secolo fino al 1690. wikipedia.org

MASSERANO BATTEVA UNA PROPRIA MONETA 


Ricetto di Candelo 
Italia Piemonte
Castelli
LocalitàCandelo (BI)
Visitabilevisita libera
ProvinciaBiella
Il Ricetto di Candelo è una specie di cassaforte, è ben conservato ed è tra le più complete testimonianze esistenti in Italia di questo tipo di fortificazioni. Presenta una pianta pentagonale nella quale si trovano schierate abitazioni che un tempo erano usate come magazzini. Questo ricetto è ormai divenuto un simbolo del comune di Candelo: da giugno a settembre ospita i mercatini dell'antiquariato; il 24 dicembre il presepe vivente; a febbraio il carnevale ed in generale, durante tutto l'anno, incontri culturali e mostre.

RICETTO E CASTELLO DI CANDELO

RICETTO E CASTELLO DI CANDELO


Castello Vialardi di Verrone 
Italia Piemonte
Castelli
Localitàvia Castello, Verrone (BI)
ProvinciaBiella
Il castello Vialardi è un castello caratteristico e particolare in quanto costituito da un gruppo di edifici medievali circondati da alte mura. Il maniero presenta una maestosa torre a sovrastare l'ingresso e una seconda torre angolare, cilindrica, nel lato sud. A rendere questo maniero speciale è il bel laterizio che ne compone l'intero corpo fortificato. Il castello Vialardi, che nei secoli passò di proprietà in proprietà , dai vescovi di Vercelli ai Casalvolone, si presenta ad oggi in buone condizioni .




CASTELLO DI VERRONE


Castello di Roppolo 

Italia Piemonte
Castelli
LocalitàRoppolo (BI)
Visitabilepranzando o soggiornando
ProvinciaBiella
Il castello di Roppolo risale al X secolo. All'epoca era stata costruita solamente una torre, poi rafforzata nel 1200. Il maniero si trova in una posizione splendida vicino al bel lago di Viverone, dominando dall'alto il territorio sottostante. La leggenda narra che nel 1459 Ludovico Valperga fece murare nel castello il suo rivale in amore Bernardo Mazzè, e che tali resti umani furono scoperti nell'800. Oggi il maniero è sede dell'Enoteca regionale.


CASTELLO DI ROPPOLO



Castello di Gaglianico 
Caratteristico per il doppio fossato e per il vasto giardino all’italiana, il castello di Gaglianico sembra aver avuto due differenti fasi costruttive. Durante la prima, caratterizzata da una struttura difensiva, sarebbe stata realizzata la Torre interna, oggi di spigolo ad un torrione angolare. Durante la seconda invece, avvenuta probabilmente a metà del Quattrocento ad opera di Carlo d’Amboise per volontà di Sebastiano Ferrero, viene costruito il cortile e le quattro torri angolari in aggiunta alla preesistente. Il castello, che si sviluppa su una pianta quadrilatera, è uno degli edifici meglio conservati del Biellese.
ESSENDO PRIVATO NON è VISITABILE


CASTELLO DI GAGLIANICO


Castello di Zumaglia



Il castello di Zumaglia è un edificio di origine medievale del Biellese. Si trova sulla cima del Brich di Zumaglia (669 m s.l.m.), circondato da un vasto parco con folta vegetazione, al confine tra i territori comunali di Zumaglia e Ronco Biellese.[1]
Il toponimo Zumaglia deriva da zumaja, un termine biellese che significa mammella, e si riferisce a come il Brich e la collina gemella del Monte Prevè appaiono se viste da lontano

Stato attualevisitabile ogni fine settimana in tutto l'anno e nel corso degli spettacoli teatrali ed eventi organizzati in loco



CASTELLO DI ZUMAGLIA



Castelli di Sandigliano 

Italia Piemonte
Castelli
LocalitàSandigliano (BI)
Visitabilesolo dall'esterno
ProvinciaBiella
Nel Comune di Sandigliano si trovano due castelli risalenti ad epoche diverse. Uno, il castello della Rocchetta, è stato costruito nel 1400 e di esso oggi restano solo pochi ruderi; l'altro, il castello di Torrione, risale all'epoca medievale ed è stato per secoli di proprietà della famiglia Vialardi.

CASTELLO DI SANDIGLIANO


Castello degli Avogadro 
Italia Piemonte
Castelli
LocalitàTernengo (BI)
Visitabilesolo dall'esterno
ProvinciaBiella
Il castello degli Avogadro è stato costruito nel XIII secolo su volere della famiglia Avogadro. La cosa che colpisce maggiormente del maniero è la sua possente mole. L'impianto architettonico del castello è costituito da un corpo principale a base rettangolare e da due torri, una circolare e l'altra quadrilatera. Il maniero, che ancor'oggi si staglia maestoso a dominare il paese di Ternengo, si presenta in buone condizioni grazie agli importanti lavori di restauro avvenuti nell'Ottocento.


CASTELLO DI TERNENGO


Tenuta Castello - Golf Club Cerrione

Tenuta Castello Cerrione è immersa tra la collina della Serra ed il parco naturale della Bessa. Ideale per attività all'aria aperta come il golf, le escursioni a piedi o in bicicletta. La Tenuta dispone di 4 mini appartamenti dove poter soggiornare e di un ampio salone per realizzare eventi, mostre, matrimoni e feste aziendali.
Il castello di Cerrione, un tempo appartenuto alla famiglia Avogadro, è diventato il simbolo della Tenuta. Le sue rovine fanno da cornice al prato sul retro della struttura, donando all’ambiente un senso di fascino a storia.

IL RUDERE DEL CASTELLO DI CERRIONE


LA TENUTA RISTORANTE DEL CASTELLO DI CERRIONE


RUDERE DEL CASTELLO E TENUTA


Castello di Valdengo

Il castello di Valdengo è un complesso di edifici di origine medievale del Biellese situato in comune di Valdengo. Oltre al castello vero e proprio sono presenti altre costruzioni che erano in passato difese da un'unica cinta muraria e che costituivano un ricetto.
Il prefisso vald del toponimo è di origine germanica ed è probabilmente collegato al significato di foresta suggerendo che il paese, già presente in epoca romana, sia stato rifondato in seguito da popolazioni di ceppo tedesco.

CASTELLO DI VALDENGO

CASTELLO DI VALDENGO


Castello di Montecavallo, Vigliano Biellese (BI)
Si deve a Filiberto Avogadro, diplomatico di Casa Savoia presso la Santa Sede, la costruzione del castello intorno al 1830 partendo dai resti di una casaforte appartenente alla famiglia fin dal 1200. Il castello è in stile neo-gotico e il progetto fu affidato all’architetto Dupuy. Oggi il castello è abitato stabilmente dalla proprietaria Maria Chiara Reda che prosegue la tradizione vitivinicola della famiglia, oltre ad essere un agriturismo e un B&B di Charme. 
CASTELLO DI MONTECAVALLO

Storia del castello di Castellengo

Costituiva comune autonomo fino al 1936. Nella frazione si trovano il castello noto come Castello di Castellengo[2], con origini intorno al X secolo. Il territorio di Castellengo fu dalla fine del 1600 al 1883 feudo dei conti Frichignono che per questo venivano anche chiamati conti di Castellengo.
Oggi è stato restaurato e dispone di ristorante e camere .


CASTELLO DI CASTELLENGO



Quaregna – Cerreto (BI): Castello di Cerreto

Storia del sito:
Alla famiglia Avogadro viene attribuita la costruzione di una casaforte nel XIII secolo, ma il primo documento dell’esistenza di una struttura fortificata è del 1153.
Il castello consentiva il controllo della dorsale collinare tra Cossato e Biella e tutto il fondovalle del torrente Cervo. Gli edifici del castello subirono vari rimaneggiamenti e ampliamenti, in particolare nel XVIII secolo, quando una parte venne adibita ad azienda agricola. Seguì un lungo periodo di abbandono che portò al degrado di molte parti del complesso.
Nel 1987 iniziarono i lavori di recupero e restauro, compresa la costruzione ex-novo di un’intera ala che era crollata.
Il corpo di fabbrica che congiunge la torre al complesso presentava alcune stanze con affreschi rinascimentali, ormai però irrimediabilmente degradati.

CASTELLO QUAREGNA  CERRETO

CASTELLO DEL GUADO di CASTELLETTO CERVO
Il castello di Castelletto Cervo, edificato nell'undicesimo secolo sulla sommità di una piccola rupe a custodia del guado sul fiume Cervo, dopo quasi un secolo di incuria, grazie ad un paziente lavoro di recupero,  è stato recentemente restituito al visitatore nelle sue fattezze originali. Le sue antiche sale vengono ora usate sia per ospitare mostre, eventi, stage, sia per celebrare matrimoni,  ricorrenze ed eventi dove lo charme sia essenziale.

CASTELLO CASTELLETTO CERVO

CASTELLO CASTELLETTO CERVO

CASTELLO CASTELLETTO CERVO

Il Castello Rondolino : Cavaglià 

Castello ottocentesco in stile neomedievale


Il Castello è formato da tre corpi di fabbrica:
  • un complesso centrale a base quadrangolare,
  • una torre "Mastio"
  • una struttura esterna di tipo "Corte colonica" collegata alla parte principale .
  • Il complesso con poco più di un secolo di vita, è in ottime condizioni.
  • Il Castello originario di Cavaglià, oggi non più esistente, era il centro nevralgico del paese; il maniero attuale è il frutto di un progetto Ottocentesco.

Il Castello di Benna
Castello di Benna

Castello di Benna 


domenica 21 giugno 2020

L'ALBERO DEGL'INNAMORATI

L'ALBERO DEGL'INNAMORATI A VIVERONE
Un altra Curiosità tutta Biellese è l'albero DEGL'INNAMORATI a Viverone , probabilmente un Unicum Mondiale ..
Come potete vedere nella foto i due Alberi si sono uniti con rami traversali .

La leggenda dice che due innamorati si suicidarono sotto a questi alberi perchè le famiglie ostacolavano il loro AMORE  e successivamente gl'alberi in ricordo dei due si unirono in questo abbraccio , per ricordare il loro AMORE ed il loro gesto .

https://www.facebook.com/zainz1969/videos/2581130038815364/UzpfSTEwMDAwOTgxNzYyMTEzNTpWSzozMDI4NjUwMTAwNTc1MTQx/

QUELLI DELLE MELE MARCE .......

CASTELLO DI ZUMAGLIA


Perchè gli abitanti di Zumaglia e paesi limitrofi venivano chiamati - CUI DAI PUM MARSC - quelli delle mele marce .
Perchè nel periodo mediovale in quelle zone c'erano molti Meleti , la popolazione raccoglieva le mele e andava a venderle nei vari mercati locali , trattenendo per il loro consumo famigliare le Mele bacate o non belle .Era un economia povera e sotto Feudi visto il Castello , era quindi un'economia famigliare atta a presentare nei mercati i frutti + belli e buoni .

L'ECO ENDECASILLABO del Santuario di Graglia




Ci sono due posti al mondo in cui si può assistere al fenomeno dell ' ECO ENDECASILLABO .
Uno nel Grand Canyon del Colorado, USA
L'altro ? Guarda caso è nel Biellese ........al Santuario di Graglia .
Funziona anche per gli Innamorati .....come promessa d'amore .

Lungo il sentiero che dal Santuario di Graglia conduce al colle di S. Carlo, subito dietro al Grand Hotel, ha luogo il fenomeno acustico dell’eco endecasillabo. Tale fenomeno, già conosciuto dagli studiosi del Settecento, consiste nella perfetta riproduzione vocale della parola gridata in direzione del Santuario. E’ detto endecasillabo in quanto, in ideali condizioni climatiche, può riprodurre una parola di undici sillabe quale ad esempio: precipitevolissimevolmente. Si tratta di una eco rara e affascinante, esiste al mondo solo un altro caso (nel Grand Canyon del Colorado, USA) in cui sia possibile avere un ritorno acustico simile.

LA SPIEGAZIONE

Ciò è dovuto a un particolare effetto della rifrazione delle onde sonore sul complesso monumentale del Santuario, luogo verso il quel bisogna “indirizzare” la parola gridata. Per avere l’eco infinita, però, è necessario anche che ci siano condizioni climatiche e ambientali favorevoli, come spiegato sul sito della Pro Loco di Graglia.





La postazione per l'eco Endecasillabo



UN ANNO FA L’INIZIATIVA DELL’AMMINISTRAZIONE

Il luogo, grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale, circa un anno fa è stato appositamente attrezzato con una piccola balconata e due panchine. Si trova lungo il sentiero che conduce al colle San Carlo, dietro al Grand Hotel. Sarà per la curiosità, oppure per vivere un gioco divertente, sono tanti i bambini che durante le gite a Graglia rincorrono il mito di quel ciaoaoaoao ripetuto più volte possibile.

UN POSTO SPECIALE

📷
Per alcuni anziani del paese, invece, quel posto è motivo di belli e indimenticabili ricordi: «Avevo 12 anni – spiega Romano Peretto -, ricordo che per dispetto avevo rotto una molletta per capelli di mia mamma, solamente perché non voleva comperarmi il gelato. Ho ancora in mente quella mia corsa fino alla collinetta e con il fiato molto corto urlai: “mamma scusa”. L’effetto ci fu, allora lei ridendo mi perdonò.
«Che bei tempi – conclude l’uomo -, ci si divertiva per così poco».


Veduta notturna dal Santuari di Graglia

QUEL PRIMO “TI AMO”

Alle sue parole fanno eco – appunto – quelle di Ida Del Prato: «Io, grazie alla montagnola, ricevetti la proposta d’amore. Si chiamava Alessio, il mio primo fidanzatino. Dico si chiamava perché da qualche anno purtroppo non c’è più. Io avevo 16 anni. Correva l’anno 1956. Lui un pomeriggio d’estate mi disse: “Vuoi vedere che se ora salgo in cima a quella collinetta e ti chiedo di amarmi, altre voci diranno la stessa cosa? Io non capivo. Lui urlò con tutta la sua forza “Ida, amami”, ed ecco che l’eco fece il suo lavoro. Restammo insieme due anni, poi si trasferì in America per lavoro».
Dunque l’effetto eco funziona. Allora avanti i prossimi, dichiaratevi senza messaggi telefonici, sms o ancor peggio WhatsApp, la natura sa essere molto più emozionante.